Come diventare assistente veterinario e trovare lavoro
Tra le nuove figure professionali emergenti, troviamo l’assistente veterinario.
Ma come diventare assistente veterinario e trovare lavoro?
Indubbiamente, pur non essendo una novità in senso stretto, sono alquanto carenti le informazioni complessive riguardanti questa professione.
Pertanto, vediamo di accendere i riflettori e mettere in luce i vari aspetti che la riguardano.
La qualifica di assistente veterinario
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È solamente a partire dai primi anni del 2000 che si è incominciato a trattare il problema del riconoscimento legislativo della figura di assistente veterinario. Un vuoto normativo che in Italia, ancora oggi, non è stato colmato. Invece, all’estero questa professione ha già assunto la figura professionale riconosciuta e il termine utilizzato è di tecnico veterinario.
Di base, quindi, tanto gli aspetti formativi quanto le sue specifiche competenze non trovano una codifica normativa. Pertanto, in Italia chi desidera intraprendere questa professione deve affidarsi solamente ad iniziative private, le quali, in genere, prevedono dei corsi formativi al cui termine è rilasciato un diploma.
I corsi per diventare assistente veterinario
Dalla durata tra i due e i tre anni, i corsi propedeutici per diventare assistente veterinario, prevedono l’apprendimento di più materie.
Di fatti, tra l’altro, si dovrà essere in possesso di nozioni riguardanti materie specifiche quali, ad esempio, anatomia fisica, studio delle razze e delle principali patologie, come pure si dovrà apprendere nozioni base riguardanti contabilità e amministrazione, dato che si dovrà essere, anche, in grado di elaborare le fatture e conoscere i rudimenti gestionali riguardanti la loro archiviazione. Quindi, un corso è percorso impegnativo, necessariamente specialistico, data la tipologia della professione.
I costi formativi
Attualmente in Italia non vi sono scuole pubbliche che provvedono a formare gratuitamente i futuri assistenti veterinari e, tanto meno, esistono delle borse di studio. Di conseguenza, è il mercato dei privati ha sopperire a tale carenza formativa. Pertanto un corso sarà sempre a pagamento e i cui costi variano da scuola a scuola. Noi di TeroremaCorsi, abbiamo individuato quello che a nostro parere è il migliore.
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Perché frequentare un corso per diventare assistente veterinario
Pur non esistendovi una specifica normativa, il frequentare un corso per diventare assistente veterinario è fondamentale. Infatti, solamente in questa maniera si potrà essere certi di ricevere una formazione completa e in grado di rispondere alle effettive necessità.
A tal proposito, per dare un valore maggiore al proprio attestato, è suggerita la frequentazione di una scuola che risulti essere iscritta ai registri regionali.
Questo, infatti, potrà facilitare ulteriormente l’inserimento professionale futuro, dato che, sicuramente, la scuola risulterà essere molto radicata sul territorio.
Il tirocinio
Di solito, un corso prospetta anche la possibilità di eseguire un periodo di tirocinio, la cui durata può andare dai sei mesi minino ai dodici mesi massimo, presso uno accreditata struttura. Oltre che fornire la possibilità di passare dalla teoria alla pratica, come tirocinanti si avrà l’opportunità di conoscere meglio il settore e, pertanto, prendere contatti per possibili future assunzioni.
Di cosa si occupa un assistente veterinario?
In estrema sintesi, un assistente veterinario coadiuva e assiste il veterinario, il quale è e resta l’unica figura competente che si occupa in prima persona a curare un animale. L’assistente veterinario dovrà, perciò, occuparsi, tra l’altro, della accoglienza dei clienti, della compilazione delle cartelle cliniche, come pure dovrà fornire la propria assistenza tanto durante gli interventi quanto nella somministrazione prevista di farmaci.
Le prospettive lavorative
La richiesta del mercato del lavoro riguardante la figura di assistente veterinario è molto alta. Il che, indiscutibilmente, è un forte incentivo.
A riprova di ciò, vi sono i dati statistici che fotografano esattamente la situazione, al punto tale che emerge chiaramente che già al compimento del primo anno di corso sono molto alti i tassi di assunzione.
Quindi, se si amano gli animali, se si vuole intraprendere una professione entusiasmante e ricca di incentivi, sicuramente la frequentazione di un corso per diventare assistente veterinario è una più che concreta opportunità lavorativa e professionale.
La giornata tipo di un assistente di studio veterinario
Dopo avere chiarito i molteplici aspetti legati al come diventare assistente veterinario e trovare lavoro, ipotizziamo una giornata tipo di un assistente di studio veterinario.
Questo, anche, per illustrare ulteriormente quanto sia complessa e fondamentale la sua figura all’interno di un qualsiasi studio veterinario.
Di fatti, è propriamente a questa figura che il veterinario delegherà compiti e attività, oltre che necessitare del suo ausilio durante le operazioni chirurgiche.
Non a caso, per ricoprire il ruolo di assistente di studio veterinario necessita seguire un percorso formativo e, di conseguenza, la scelta della scuola è fondamentale per garantirsi una preparazione ottimale.
Nella sua giornata tipo, oltre che occuparsi di assistere il veterinario nelle sue varie funzioni, un assistente di studio veterinario dovrà occuparsi di consegnare eventuali medicamenti ai possessori degli animali, rammentargli la somministrazione di farmaci previsti dalla terapia, ricordare le cure previste dal veterinario.
Oltre a ciò, tra i suoi compiti rientrano aspetti quali, ad esempio, l’aggiornamento dello schedario, la tenuta dei referti e della corrispondenza, il mantenimento in ordine dei vari medicinali, strumenti e materiali. Inoltre, dovrà andare a gestire i vari appuntamenti, come pure pulire le gabbie, occuparsi di sterilizzare i vari strumenti, tenere calmi gli animali mentre il veterinario li cura.
Indiscutibilmente, uno dei suoi compiti più ardui è propriamente quello di cercare di far fronte all’ansia dei possessori di animali. Infatti, purtroppo, anche in questa attività sono molteplici i possibili coinvolgimenti emotivi che, alle volte, si concludono in maniera tragica con la morte dell’animale.
In pratica, un assistente di studio veterinario rappresenta un vero e proprio punto di riferimento all’interno sia di una clinica veterinaria sia di uno studio, dato che sarà proprio questa figura professionale a svolgere, anche, compiti tanto burocratici quanto amministrativi. Tutto questo, oltre che una specifica preparazione, richiede una buona dose di pazienza, di disponibilità, di cortesia, oltre che una ottima capacità relazionale e un forte senso pratico.
In conclusione, la giornata tipo di un assistente di studio veterinario scorre tra un forte impegno psichico e fisico e un immenso senso di soddisfazione nel fare una delle più belle professioni.